Corso di Studio - Ingegneria Civile per l’Idraulica e i Trasporti

La Laurea Magistrale in Ingegneria Civile per l’Idraulica e i Trasporti (ICIT) ha come obiettivo la formazione di figure professionali esperte nella progettazione, nella realizzazione, nella gestione e nella manutenzione di infrastrutture e sistemi di interesse dell’ingegnere civile, in grado di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare. I Laureati Magistrali avranno un bagaglio culturale ampio con competenze avanzate negli ambiti dell’ingegneria idraulica e dell’ingegneria dei trasporti con la possibilità di integrarle con abilità avanzate anche nelle aree dell’ingegneria gestionale dell’ingegneria geotecnica e strutturale.

Le problematiche legate all’acqua e ai trasporti hanno rappresentato e rappresentano tuttora due grandi emergenze. Il dissesto idrogeologico, il degrado dell’ambiente costiero, la difesa dalle inondazioni, l’approvvigionamento idropotabile, la gestione delle reti acquedottistiche e degli invasi, l’adeguamento delle infrastrutture portuali alle esigenze del diporto, del traffico turistico e merci, sono solo alcuni esempi dei complessi e sempre più impellenti problemi che l’ingegnere civile è chiamato ad affrontare nel campo idraulico. Analogamente, il miglioramento della circolazione stradale, l’ampliamento dell’offerta di trasporto collettivo su gomma, ferro, acqua o aria, sia come servizio offerto sia come infrastrutture disponibili, la gestione e la progettazione delle infrastrutture per il trasporto delle merci, la gestione del trasporto collettivo, la gestione della domanda di trasporto, la progettazione stradale orientata alla sicurezza, alla funzionalità, alla sostenibilità, all’estetica e alla riduzione dell’impatto ambientale, la gestione della sicurezza delle strade esistenti, il progetto e la manutenzione delle sovrastrutture stradali, sono alcune delle complesse questioni cui un ingegnere civile è chiamato a rispondere nel campo dei trasporti.
La grande varietà delle tematiche proprie dei settori dell’ingegneria idraulica e dell’ingegneria dei trasporti richiede figure professionali caratterizzate da un ampio e solido bagaglio culturale e da flessibilità e capacità di aggiornamento.
Il curriculum del corso di studi è stato organizzato per perseguire i seguenti obiettivi fondamentali: completare la formazione di base ricevuta nel corso di laurea; fornire un’adeguata specializzazione opportunamente organizzata in modo da coprire l’ampio spettro delle applicazioni idrauliche e trasportistiche anche alla luce degli ultimi avanzamenti della ricerca; rendere possibile l’approfondimento delle discipline apprese in tutta l’ingegneria civile ovvero l’ampliamento delle conoscenze anche in campi diversi; consentire di interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare).
In particolare, il percorso formativo prevede:

Nella prima parte sono completate, ampliate e approfondite le conoscenze già maturate nella laurea nei settori caratterizzanti dell’Idraulica, delle Costruzioni Idrauliche, delle Strade e dei Trasporti.
Nella seconda parte, l’allievo avrà la possibilità di scegliere attività formative nelle aree:

  • L’indirizzo prevede 9 insegnamenti dei SSD ICAR/01 (Idraulica), ICAR/02 (Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia) e ICAR/03 (Ingegneria sanitaria-ambientale) che consentono di realizzare una figura professionale con alto livello di conoscenza e competenza nella pianificazione, progettazione e gestione delle infrastrutture idrauliche e nelle protezione e risanamento dell’ambiente.
  • L’indirizzo prevede 7 insegnamenti dei SSD ICAR/04 (Strade, Ferrovie e Aeroporti) e ICAR/05 (Trasporti) che consentono di realizzare una figura professionale con alto livello di conoscenza e competenza nella pianificazione, progettazione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto.
  • L’indirizzo prevede gli insegnamenti “Project management per le opere civili”, “Economia ed estimo civile”, “Economia ed Organizzazione Aziendale I”  e “Fondamenti di diritto per l’ingegnere”. L’indirizzo è finalizzato alla pianificazione, organizzazione e controllo economico della realizzazione e gestione delle infrastrutture e rappresenta il naturale completamento del percorso formativo degli studenti che hanno conseguito la Laurea in Ingegneria Gestionale dei Progetti e delle Infrastrutture.
  • L’indirizzo prevede la possibilità di scegliere qualsiasi insegnamento dei SSD ICAR/07 (Geotecnica), ICAR/08 (Scienza delle Costruzioni) e ICAR/09 (Tecnica delle Costruzioni) offerto nel CdS STReGA (Ingegneria Strutturale e Geotecnica), la possibilità di inserire il’insegnamento del SSD GEO/05 (Geologia Applicata) denominato “Rischi Geologici nella Progettazione di Opere d’Ingegneria Civile” e prevede, inoltre, due insegnamenti offerti solo per il CdS ISIT: “Geotecnica delle infrastrutture” e “Strutture per opere idrauliche e viarie”. L’indirizzo è consigliato agli studenti che intendono integrare le conoscenze e le abilità già acquisite negli insegnamenti obbligatori delle aree acque, strade e trasporti e conseguire un ampio spettro di competenze utili per affrontare con flessibilità le richieste del mondo del lavoro.

Il laureato magistrale sarà una figura professionale cosciente e critica, dotata del necessario bagaglio teorico-scientifico, qualificata per impostare, svolgere e gestire attività di progettazione anche complesse, con spiccate capacità di proposizione progettuale ed operativo/gestionale. Avrà inoltre la capacità di identificare e analizzare le implicazioni economico-gestionali connesse alla definizione ed alla implementazione delle scelte progettuali e saper affrontare le problematiche gestionali relative alla progettazione, esecuzione, esercizio e manutenzione delle opere civili e delle infrastrutture, avvalendosi di appropriate tecniche per la pianificazione ed il controllo dei progetti.
Previo superamento dell’Esame di stato, secondo la vigente normativa, il laureato Magistrale potrà iscriversi alla sezione A del settore ingegneria civile e ambientale dell’Albo degli Ingegneri.
I principali sbocchi occupazionali dei laureati magistrali possono essere la libera professione ovvero l’impiego presso imprese, aziende, enti pubblici e privati, studi professionali, società di ingegneria, società di servizi.
Esempi di sbocchi occupazionali sono:

  • Progettista nel campo della pianificazione, gestione e controllo di sistemi idraulici e di trasporto;
  • Dirigente/consulente di uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi idraulici e di trasporto;
  • Dirigente/consulente di imprese di costruzione e società di servizi per la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di opere, impianti e infrastrutture civili;
  • Dirigente/consulente di aziende, enti, consorzi e agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e di servizi;
  • Dirigente/consulente di imprese, enti pubblici e privati rivolti alla progettazione, pianificazione e gestione dei sistemi di controllo e monitoraggio del territorio, alla difesa del suolo, alla gestione delle risorse ambientali e alle valutazioni d’impatto e compatibilità ambientale di piani ed opere.

Conoscenze richieste per l’accesso:
Lo studente in possesso del titolo di Laurea ex D.M. 509/99 o ex D.M. 270/04 potrà essere ammesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto se avrà acquisito nella precedente carriera CFU nei settori scientifico disciplinari di seguito indicati nella misura minima corrispondentemente indicata:

SSDCFU minimi
MAT/03, MAT/05, MAT/0724
FIS/016
ICAR/016
ICAR/026
ICAR/04, ICAR/056
ICAR/076
ICAR/08, ICAR/0912

Ai laureati che non soddisfino tali requisiti per una differenza complessiva non superiore a 27 CFU sarà consentito di proporre, nell’ambito dei 120 CFU previsti per il conseguimento della Laurea Magistrale, un percorso formativo che preveda il superamento di esami del CdS tali da compensare le carenze esistenti evidenziate dal mancato rispetto dei minimi della tabella.

Prova finale: La prova finale consiste nella discussione di una tesi di laurea magistrale elaborata dallo studente in modo originale sotto la guida di uno o più relatori.
La tesi di laurea magistrale consiste nella redazione di un progetto ovvero nell’esecuzione di uno studio di carattere monografico, teorico e/o sperimentale, coerente con gli argomenti sviluppati nel corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto che potrà anche essere coordinato con attività di tirocinio.
L’elaborato di tesi può essere anche redatto in lingua inglese, soprattutto nel caso in cui il lavoro sia stato svolto nell’ambito di progetti di ricerca o di programmi di internazionalizzazione.
Le modalità di assegnazione dell’argomento della prova finale e ulteriori dettagli sul suo svolgimento sono precisati nel Regolamento Didattico di Corso di Laurea.Coordinatore del Corso di Studi   Il Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto è, per il biennio 01.11.2019-31.10.2021, il:

Prof. Ing. Domenico Pianese e-mail: domenico.pianese@unina.it; Tel.       +39 081 7683451 Skype: domenico_pianese Studio:  Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale – Via Claudio n.21, Napoli, Palazzina 8, III Piano, Scala B   Commissione per il Coordinamento Didattico